Profilo Bio-Bibliografico

Francesca Barbieri è dottoressa di ricerca in Discipline teatrali e cultrice della materia presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo dell’Università Cattolica. Autrice di diversi contributi dedicati alla storia del teatro moderno milanese, ha inoltre curato le mostre Festa, rito e teatro nella «gran città di Milano» nel Settecento e Virtù, scene, supplizi. Rappresentazioni della Giustizia nella Milano del Settecento presso la Biblioteca Ambrosiana.  Nel 2020 ha pubblicato la monografia I significati dell’apparenza. La scenografia teatrale del secondo Settecento a Milano (1765-1792) per i tipi di Bulzoni.

ABSTRACT

Napoleone all’Ambrosiana: verso la mostra

La ricerca iconografica e documentaria finora intrapresa nei fondi della Biblioteca Ambrosiana sta rivelando un ampio e articolato panorama di materiali di età napoleonica, che comprende anche interi fondi dedicati. La mostra che ne scaturirà, senza proporsi come esaustiva, intende restituire un quadro degli spunti emersi, con un’attenzione particolare al versante iconografico.
Con l’arrivo di Napoleone le feste cittadine e i loro apparati tornano a essere protagonisti della scena urbana, come testimonia la loro cospicua presenza nelle incisioni e nei disegni dell’epoca. Emergono così, in prospettiva diacronica, i temi fondamentali, i motivi ricorrenti, i tratti di originalità e i richiami al passato che si manifestano in tali occasioni. Si evidenziano i tratti peculiari della rappresentazione del potere, attraverso i quali interpretare le scelte politiche di Napoleone. Si possono osservare i nuovi spazi urbani, segni della magnificenza napoleonica, la loro gestione e l’importante ruolo del pubblico, come pure si presterà attenzione agli aspetti cerimoniali. Gli artisti che operano nella realizzazione di questi eventi sono figure di spicco, come Appiani, Gaspare Galliari, Landriani, Perego e Sanquirico, spesso legati all’ambiente della scenografia teatrale.
Le scene teatrali costituiscono una sorta di laboratorio nel quale si riflette e si interpreta la realtà del tempo. La Biblioteca conserva una ricca collezione di libretti. Tramite una campionatura, la mostra intende offrirne una panoramica per dare conto di alcuni aspetti interessanti, come le ricorrenti ambientazioni egizie e gli aspetti preromantici che emergono gradualmente.
La mostra vuole testimoniare questa circolazione di idee, questa influenza reciproca tra le arti e la società del tempo. Periodici, incisioni satiriche, libretti ed epistolari concorrono a delineare il quadro informandoci anche sugli aspetti della ricezione di tale effervescenza di stimoli.